In condominio ritorna la solidarietà passiva
Pubblicato il 13 giugno 2008
La Corte di Cassazione, a pochi giorni tra una pronuncia e l'altra, ha ribaltato la propria interpretazione in materia di solidarietà passiva in condominio. Dopo la sentenza a Sezioni Unite n. 9148 dell'8 aprile scorso che aveva affermato la parziarietà delle obbligazioni condominiali, scatenando un ampio dibattito tra gli addetti ai lavori (cfr. Punto&Lex del 9 giugno 2008), la seconda sezione della Corte di legittimità (sentenza n.
14813 del 24/04/2008) si è di nuovo pronunciata a favore della solidarietà passiva dei condomini, alla stregua del principio secondo cui la solidarietà si presume nel caso di pluralità di debitori (art. 1292 c.c.). Nel dettaglio, l'interpretazione della parziarietà delle obbligazioni condominiali è stata criticata in quanto ritenuta gravosa per gli stessi condomini esposti all'aumento dei costi dei lavori, ed incoerente rispetto ai principi di diritto che regolano le obbligazioni comuni con pluralità di debitori (art. 2049 c.c., art. 2051 c.c., art. 1460 c.c.). Con la nuova pronuncia viene scongiurato, così, il pericolo dell'applicazione della parziarietà a tutte le obbligazioni soggettivamente complesse.