per il reso assai oneroso il riutilizzo dei dati ipotecari e catastali, materia prima per le imprese che forniscono informazioni commerciali, impiegabili in particolare per valutare il merito di credito di imprese e privati.
Prima della Finanziaria 2005, le aziende, acquistati i dati dell’agenzia del territorio, potevano inserirli nella propria banca dati e riutilizzarli, senza subire aggravi d’imposta. Con la manovra dello scorso anno, è stato disposto che ogni riutilizzo debba essere tassato come se si trattasse d’un nuovo acquisto, con un evidente aumento dei costi.
Paolo Gnes, presidente e ad d’un’azienda leader nel settore della business information, s’augura che la spinta liberalizzatrice che anima l’attuale composizione di Governo riconsideri anche le nuove regole sul riutilizzo dei dati ipotecari e catastali per varare una controriforma.
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