Abitazioni e fabbricati di proprietà delle imprese avranno, probabilmente, regimi fiscali distinti e le società potranno optare per l’Iva o per l’imposta di registro. Ma, non intendendo l’Esecutivo perdere gettito, ogni eventuale rinuncia proveniente da correzioni al dl 223 dovrà essere riequilibrata nella manovra stessa. Le abitazioni resterebbero, così, esenti da Iva; per gli immobili, viceversa, potrebbe aprirsi un doppio binario: si potrà scegliere se passare all’imposta di registro o restare in ambito Iva, ma con l’aggiunta di un’imposta indiretta con aliquota tra l’1 e il 3 per cento.
Per effetto dell’articolo 37, comma 47, del dl 223, le spese di ricerca entreranno tra le deduzioni extracontabili di cui all’articolo 109, comma 4, del Tuir. L’intento è incentivare gli investimenti nella competitività delle aziende, permettendo loro la deduzione in un’unica soluzione anche delle spese dedotte civilisticamente in più esercizi.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".