Il momento per regolarizzare il lavoro in Italia dei cittadini extra-Ue sta per arrivare: a partire dalle 14,30 del 14 marzo, le domande di assunzione potranno essere presentate ai 6.244 uffici postali abilitati. Anche il numero dei kit stampati (un milione e 500mila) dovrebbe essere sufficiente per far funzionare perfettamente l’operazione senza alcuna minaccia all’ordine pubblico. Il decreto flussi, pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” numero 55 di ieri, è accompagnato da una circolare del ministero del Lavoro, la numero 7 del 7 marzo 2006, che stabilisce la ripartizione per regione dei 170mila posti previsti. Non tutti i posti annunciati verranno inizialmente assegnati: fra le varie Regioni verrà ripartito un numero di quote pari a 163.650 unità, mentre i rimanenti 6.350 posti vengono tenuti come riserva per l’assunzione di manodopera per la realizzazione delle infrastrutture individuate ai sensi della L.433/2001 e per altre non specificate “riserve nazionali”. L’istruttoria delle domande di assunzione spetta alle Direzioni provinciali del lavoro, che devono verificare la regolarità delle condizioni contrattuali applicate, oltre che il numero delle richieste presentate dallo stesso datore di lavoro in relazione alla sua capacità economica. La precedenza nell’istruttoria delle domande spetta al lavoro stagionale.
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