Il nuovo fallimento premia i creditori

Pubblicato il 07 maggio 2006

L’Autore fa un’ampia disamina della riforma della legge fallimentare, portando all’attenzione alcuni problemi applicativi che si potranno riscontrare nella pratica. Tali problemi sono legati alla novità della valorizzazione del ruolo dei creditori che verranno coinvolti nei momenti decisionali della procedura, fino al punto di poter ricusare il curatore fallimentare. Ciò apre alla possibilità che la figura del curatore sia privata della necessaria stabilità, garanzia di certezza gestionale e operativa oltre che utile strumento di mediazione nelle conflittualità. Nell’articolo sono riportate le novità principali della riforma (che vede rinnovata la gestione del fallimento considerandolo come situazione patologica non sempre riconducibile a cattiva gestione imprenditoriale), come il ruolo del curatore, che diventa organo che gestisce la procedura per finalità liquidatorie, o la collocazione del giudice delegato, che rimane organo di vigilanza e controllo ma perde parte del potere di direzione della procedura.   

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Garante Privacy: via libera al Codice di condotta per i produttori di software gestionali

04/12/2024

Legge su autonomia differenziata: la sentenza della Corte costituzionale

04/12/2024

CCNL Marittimi imbarcati - Verbale di accordo dell'11/7/2024

04/12/2024

Marittimi imbarcati. Rinnovo

04/12/2024

Fondo Nuove Competenze: nella terza edizione anche bonus per disoccupati e stagionali

04/12/2024

Decreto Irpef-Ires definitivo. Novità fiscali per dipendenti e professionisti

04/12/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy