Dopo il breve periodo transitorio si avvicina la scadenza del 16 febbraio per il debutto del libro unico. Le nuove regole costringono molte aziende in questi giorni a rivedere le modalità di determinazione degli stipendi con riferimento al mese in cui le competenze maturano. La questione non riguarda le imprese che pagano gli stipendi nei primi giorni del mese successivo a quello in cui essi maturano e che, dunque, possono determinarli in relazione a tutti gli eventi che si sono verificati, ma le imprese che pagano lo stipendio nel corso dello stesso mese in cui è maturato. In questo caso, potrebbe non esserci perfetta corrispondenza tra il compenso e gli eventi che lo hanno determinato, poiché non è possibile considerare tutto quello che si è verificato nel corso dello stesso periodo di paga. Le aziende, nella situazione descritta, si sono orientate verso due soluzioni:
- spostare di un mese il pagamento di tutte le variabili e, quindi, pagare le variabili del mese in quello successivo, adottando un calendario sfalsato;
- bloccare le variabili ad un determinato giorno del mese e spostare al successivo la determinazione economica degli eventi verificatisi successivamente a tale giorno.
Nell’articolo del quotidiano sono sintetizzate le modalità che i datori devono seguire, in base al vademecum del Lavoro sul tema, per la gestione degli adempimenti nelle due diverse scelte.
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