Con sentenza n. 8386 del 7 aprile scorso, la Cassazione ha respinto il ricorso avanzato da due ex suoceri che pretendevano, nei confronti dell'ex marito della figlia, la restituzione dei soldi con i quali gli stessi avevano aiutato la coppia nell'acquisto della casa coniugale. Mentre i giudici di primo grado avevano accolto le doglianze dei due, la Corte di appello, prima, e la Cassazione, poi, hanno ritenuto che gli stessi non potevano pretendere la restituzione dei soldi essendo costume diffuso che i genitori aiutino i figli in un contesto di solidarietà che si presume gratuito. In realtà, i suoceri avrebbero potuto utilmente reclamare quanto effettivamente anticipato solamente dopo aver dato prova di un accordo su di un prestito con tassi di interesse e clausole sui tempi di restituzione.
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