L’interpello n. 55 del 10 luglio 2009, a firma del ministero del Lavoro, verte sulla sanatoria disposta dalla Finanziaria 2007 per l’emersione del lavoro nero. Viene chiesto se ai fini dell’accoglimento dell’istanza di regolarizzazione, a seguito di accesso ispettivo, sussista l’obbligo di regolarizzare la totalità dei lavoratori a fronte del diniego espresso da alcuni di essi alla assunzione e alla sottoscrizione dei prescritti verbali di conciliazione. Il Ministero risponde che l’eventuale diniego del lavoratore a sottoscrivere l’atto conciliativo o il contratto di lavoro, adempimenti successivi e conseguenti all’accordo sindacale, non può inficiare l’intera procedura di emersione impedendo la regolarizzazione degli altri lavoratori coinvolti, poiché comprometterebbe sia il diritto del datore di lavoro di aderire alla procedura de quo e alle connesse agevolazioni, sia il diritto degli altri lavoratori a vedere sanato il proprio rapporto di lavoro.
Gioia Lupoi
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