Il decreto Imu/Cig è legge. Si attende la pubblicazione

Pubblicato il 25 ottobre 2013 È definitiva, con la conversione in legge del decreto 102/2013, la cancellazione della prima rata Imu per il 2013, relativa agli immobili per i quali il decreto legge 54/2013 aveva inizialmente disposto la sospensione fino a metà settembre. In proposito, si ricorda che sono stati esclusi i proprietari di immobili di lusso, accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9.

Sarà rimborsato ai Comuni il minor gettito per i mancati introiti; è ridotta al 15% l'aliquota della cedolare secca nelle locazioni a canone concordato; ai prefetti è data la possibilità di graduare l'intervento della forza pubblica nell'esecuzione degli sfratti in caso di inquilini morosi ma incolpevoli; ai Comuni è attribuito il potere di equiparare alle abitazioni principali gli immobili, non di lusso, concessi ad uso di prima casa in comodato gratuito a parenti di primo grado in linea diretta. Con l’approvazione definitiva del Senato, inoltre, il testo del Decreto Imu/cig, così come licenziato dalla Camera, rifinanzia la Cig in deroga e fissa per fine novembre il termine di approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni.

La conversione in legge prevede che i concessionari di slot machine possano sanare le controversie con la Corte dei conti con il versamento non più del 25 ma del 20% del debito, però in unica soluzione entro il 4 novembre 2013.

Come si temeva, è stabilita la clausola di salvaguardia per la copertura: se “non verranno raggiunti gli obiettivi di maggior gettito, il ministro dell'economia, con decreto, potrà stabilire l'aumento della misura degli acconti Ires e Irap, oltre agli aumenti delle accise, in misura tale da assicurare il raggiungimento degli obiettivi”.

Infine un ritorno su richiesta dei Comuni. Si potrà continuare ad applicare la Tarsu o la Tia, con la maggiorazione da 30 centesimi al metro quadrato riservata allo Stato. Saranno permesse ai Comuni riduzioni e/o esenzioni, oltre a quelle già previste dalla norma vigente.
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