Il decreto del Fare, approvato dalla Camera, prende la strada del Senato

Pubblicato il 27 luglio 2013 Approvazione sudata per il decreto del fare, che, ottenuta la fiducia della Camera il 24 luglio 2013, ha incontrato l’ostruzionismo dei grillini con 251 Odg.

Ora, il Dl 69/2013, come approvato dall’Aula, prende la via del Senato per essere convertito in legge entro il 21 agosto 2013.

Tra le misure più discusse quella del Durt (documento unico di regolarità tributaria) che potrebbe essere eliminata dal Senato.

Ad attendere il regime premiale del decreto del Fare, nell’ottica di una collaborazione reciproca fra fisco e contribuente, le aziende. I soggetti passivi Iva che, dal 1° gennaio 2015, comunicheranno quotidianamente online alle Entrate i dati analitici delle fatture di acquisto e cessione di beni e servizi, con tanto di relative rettifiche in aumento e in diminuzione, e l'ammontare dei corrispettivi delle operazioni effettuate e non soggette a fatturazione, avranno la possibilità di evitare gli adempimenti connessi all'elenco clienti e fornitori ed agli elenchi black list. Inoltre, saranno esclusi: dalla responsabilità solidale in ambito Iva e negli appalti, dalla comunicazione delle lettere di intento ricevute e dalla comunicazione all'anagrafe tributaria a cui sono tenuti gli enti pubblici in relazione ai contratti di appalto, di somministrazione e di trasporto conclusi mediante scrittura privata e non registrati.

In tema di semplificazioni degli adempimenti, prima del 2015 sarà attuata l'abrogazione dell'obbligo di presentazione dei modelli Intrastat sui servizi acquisiti.
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