La Corte di Cassazione, con sentenza n. 20256 del 23 luglio scorso, ha statuito che, in tema di Ici, la valutazione di un terreno edificabile destinato in parte alla costruzione ed in parte ad area verde, va fatta secondo il valore complessivo della zona a prescindere quindi dall’effettiva destinazione che, in concreto, avrà la singola porzione. Tuttavia, nella decisione si precisa che, poiché il differente grado di edificabilità di un’area incide nel valore comune, non può ritenersi scorretta una determinazione del valore venale in comune che tenga presente i diversi livelli di edificabilità delle parti.
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