Il Csm ha deciso di destinare alla magistratura romana i procuratori Raffaele Guariniello e Roberto Scarpinato, due protagonisti di inchieste clamorose che hanno coinvolto le più alte cariche politiche dello stato, dello spettacolo e dello sport. La V commissione del Csm ha infatti appoggiato all'unanimità le domande con le quali entrambi avevano chiesto di essere trasferiti presso la procura di Roma, dove si erano liberate alcune posizioni di procuratore aggiunto. Già nelle prossime ore potrebbe essere deliberata l'assegnazione definitiva a Roma.
Intanto, sul fronte riforma del comparto giustizia, il guardasigilli Alfano e il consigliere giuridico del premier, Niccolò Ghedini, stanno predisponendo un bozza per intervenire sui poteri all'interno del processo penale in modo che la pubblica accusa venga messa sullo stesso piano processuale dell'avvocatura. Si pensa, così, di aumentare i poteri investigativi della polizia giudiziaria, dei legali e degli investigatori privati, riducendo, per contro, quelli dei pubblici ministeri. Due le ipotesi in esame: la prima prevede l'accompagnamento coattivo davanti all'avvocato del soggetto che possa riferire circostanze utili all'attività investigativa, qualora questo non si sia presentato senza un legittimo impedimento; la seconda concerne la possibilità, per investigatori privati e legali impegnati in indagini difensive nello stesso procedimento o in indagini collegate, di comunicare tra loro e di informare i propri assistiti dei risultati ottenuti e dello stato dell'inchiesta giudiziaria.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".