I libri paga e matricola dividono gli ispettori

Pubblicato il 21 febbraio 2007

I nuovi obblighi di presentazione dei libri paga e dei libri matricola hanno fatto sorgere dei dubbi nel caso di omessa istituzione e omessa esibizione dei suddetti documenti ufficiali. In particolare, la nuova disciplina sulle violazioni per omessa presentazione crea delle difficoltà nell’individuare i corretti comportamenti aziendali, soprattutto per quanto riguarda le copie per le sedi secondarie. Dall’articolo 20 del Testo unico, così come confermato anche dall’Inail, si evince che il libro matricole è unico e tale unicità vale anche nel caso in cui l’azienda sia titolare di più posizioni assicurative territoriali e svolge la sua attività in più luoghi di lavoro. Nell’ambito del “Forum lavoro (teleconferenza organizzata dal Quotidiano e dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro) è stato ribadito come a seguito della Finanziaria 2007 sia cambiato il panorama normativo: l’omessa istituzione ed esibizione dei libri paga e matricola è punita con la sanzione amministrativa da 4mila a 12mila euro. Dubbi restano, invece, circa la necessità di vidimazione dei suddetti libri, al pari degli originali, nel caso in cui delle copie di essi siano depositate presso le sedi secondarie. Certamente si dovrà, però, fare in modo che i lavoratori, che operano in sedi secondarie e/o in cantieri, abbiano con sè quantomeno la comunicazione di assunzione e lo stralcio del libro matricola. Per quanto concerne la copia del libro paga, è sufficiente che il lavoratore fuori sede abbia con sè copia delle presenze mensili o del cartellino orologio. 

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