L’Inps, nel Cda di ieri, non ha ancora dato il via libera alla regolarizzazione dei contributi agricoli arretrati, una partita che vale circa 6 miliardi. La questione, infatti, non è stata inserita all’ordine del giorno, anche se dall’Istituto avevano fatto sapere che sarebbe stata affrontata a breve. Per risolvere una delle emergenze economiche più gravi delle imprese agricole, soprattutto del Sud, sbarrata la strada del condono, la scelta era ricaduta su un “contratto" tra privati che dovrebbe consentire alle imprese di saldare i conti pagando in un’unica soluzione tra il 22 e il 30% del debito e tra il 29,2% e il 39,8% se si opterà per una rateizzazione in 10 anni. Dopo aver ricevuto l’ok dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, alla proposta manca ora solo l’ultimo fondamentale tassello, il “sì” dell’Inps.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".