I costi correggono il concordato

Pubblicato il 20 marzo 2006

Nell’operazione di programmazione fiscale concordata verso i soggetti sottoposti agli studi di settore, l’ipotesi è che esordiranno per prime le categorie che da più tempo sono sotto controllo fiscale. La programmazione resta un’opzione, dato che rappresenta una proposta di reddito e ricavo che il contribuente può prendere o lasciare. Non è, altrimenti, un valore cui s’è tenuti ad adeguarsi obbligatoriamente. Il Fisco utilizzerà gli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2004, per individuare una base di ricavi di riferimento, i cui dati verranno, però, “ritarati” in ragione dei costi, rilevabili dai risultati di Unico livello di categorie omogenee ed a livello individuale. Le proposte di definizione degli anni 2003 e 2004 si baseranno sui criteri previsti per le proposte di programmazione del triennio 2006-2008, come recita il comma 510 della Finanziaria di quest’anno; di conseguenza, la sanatoria si baserà sui maggiori ricavi o compensi determinati con gli stessi criteri previsti per la programmazione futura.     

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