Spetta all’imprenditore dimostrare le componenti negative del reddito, sia per l’esistenza che per l’inerenza all’attività svolta dei costi sostenuti, che vanno provati in sede giudiziale e portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi dall’imprenditore stesso, al fine di ridurre il reddito imponibile. Lo ribadisce di Cassazione, con sentenza 8577 del 12 aprile scorso, che afferma rientrare nei poteri del Fisco la valutazione dell’inerenza dei costi sostenuti dalla società. La spesa dev’essere rapportata all’attività o ai beni dell’impresa dalla quale derivano ricavi o altri proventi che concorrono alla formazione del reddito. Un giudizio che non incide sulle scelte dell’imprenditore, ma che “vale ai soli fini dell’opponibilità della spesa al Fisco”.
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