I conferimenti in natura separano Fisco e Codice

Pubblicato il 31 agosto 2008 E’ differente il trattamento che Fisco e Codice civile dedicano ai conferimenti in natura nelle società: l’Erario sostiene debba farsi riferimento sempre al valore normale dei beni conferiti, il diritto civile ritiene, diversamente, che il valore dei beni sia l’unico limite massimo all’aumento di capitale sociale effettuato con i conferimenti. La conseguenza è che il riferimento al valore normale che fa il Fisco avrà effetti non irrilevanti, ad esempio, nel caso di conferimento di aree edificabili o immobili posseduti da non più di cinque anni. E, se si procede ad una vendita della partecipazione ricevuta, il capital gain può essere tassato sulla base del valore nominale della quota, realizzando una doppia tassazione sulla plusvalenza al momento del conferimento e in sede di capital gain.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL edilizia Pmi Confapi - Verbale di accordo del 15/4/2025

18/04/2025

Edilizia Pmi Confapi, nuovi minimi e altre novità

18/04/2025

CCNL Legno arredamento pmi Confapi - Verbale di accordo del 14/4/2025

18/04/2025

Legno arredamento pmi Confapi. Minimi retributivi

18/04/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

18/04/2025

IMU sui beni-merce: la Corte costituzionale conferma l’obbligo

18/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy