I cinque punti del progetto Fornero
Pubblicato il 15 marzo 2012
Hanno preso il via gli incontri tra il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro per centrare il termine del 23 marzo 2012. Cinque i punti da (ri)toccare: ordinamento contratti, sistema degli ammortizzatori sociali, flessibilità in uscita, politiche attive e servizi per il lavoro.
Su modello tedesco, la proposta di modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori vede:
- il diritto al reintegro nel posto di lavoro assicurato solo nel caso dei licenziamenti discriminatori;
- solo un indennizzo per i licenziamenti basati su motivi economici;
- la decisione del giudice in favore di reintegro o indennizzo per quelli disciplinari;
- un limite di 2 anni di stipendio arretrato al risarcimento in caso di reintegro, con esclusione di un tetto per i contributi per la pensione che devono essere pagati dall'azienda per tutto il periodo di allontanamento.
Sulle tipologie di contratto si pensa al contratto a tempo indeterminato come quella forma di contratto che dovrà dominare gli altri ed al contratto di apprendistato (con presenza obbligatoria del tutore, che certificherà la formazione) come canale preferenziale di ingresso al lavoro. In tal senso, saranno previste delle importanti agevolazioni sui contributi, ma l’azienda dovrà essersele meritate: le otterranno solo se avranno trasformato lavoratori a tempo indeterminato una parte degli apprendisti assunti nel pregresso. I contratti a termine, ridotti a 7, sarebbero resi di difficile applicabilità, ad esempio con una maggiorazione contributiva (aliquota dell'1,4%), che l'azienda potrà recuperare come premio di stabilizzazione se assume il lavoratore a tempo indeterminato, o con l'aumento dell'intervallo temporale tra un contratto e l'altro per arginare il fenomeno della successione abusiva di queste forme di contratto. Verrà eliminato anche il discusso obbligo di impugnare il contratto a termine davanti al giudice entro 60 giorni dalla cessazione.
Il fronte ammortizzatori sociali potrebbe trovare un allungamento il periodo di transizione, con l'entrata a regime nel 2017. Sul tema il ministro Fornero assicura che ci sono abbastanza risorse “per fare una buona riforma degli ammortizzatori sociali”.
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