Con il passaggio, a partire dal prossimo 1° ottobre, ai pagamenti telematici mediante F24 cambierà anche il modo in cui le banche intervengono nell’ambito dei pagamenti erariali e previdenziali. Secondo quanto stabilito dal comunicato stampa delle Entrate del 14 settembre scorso, una delle modalità di pagamento che possono scegliere i clienti è quello di attivare direttamente il remote/home banking (Cbi), oppure di scegliere un intermediario abilitato che a sua volta può optare tra il servizio Entratel oppure il Cbi. Per avvalersi di questa modalità, il cliente/contribuente deve avere un conto corrente bancario con una banca convenzionata con le Entrate o un conto corrente postale. Il limite più rilevante di questa modalità è che il contribuente deve indicare le coordinate di un conto corrente di addebito di cui è intestatario o cointestatario con abilitazione ad operare con firma disgiunta. Con il servizio di remote banking, il cliente può operare online sul proprio conto grazie ad un programma installato sul proprio computer. Il servizio Cbi è solitamente utilizzato da professionisti o associazioni di categoria.
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