Giudizio “sospeso” della Calderone sulla riforma del lavoro. Per ora, “pericolosa tendenza ad appiattire i modelli riconducendoli ad unica forma”
Pubblicato il 28 marzo 2012
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La riforma del lavoro varata dal Governo, per quanto introduca elementi di novità, non può incidere sullo sviluppo dell'economia e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.”.
E’ il parere della Presidente dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, reso a margine della Conferenza Nazionale sul lavoro del Pdl a Milano, dove esprime un giudizio non negativo ma “sospeso”.
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Vi sono certamente delle criticità su cui si deve intervenire; distorsioni del rapporto di lavoro che meritano attenzione e su cui il Governo fa bene ad intervenire. Ma tutto questo non può giustificare un passo indietro così netto (…)”
Aggiunge: “
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, tra cui anche quello autonomo. Il mondo del lavoro italiano ha bisogno di liberare energie, di incentivare i rapporti con un'efficace semplificazione ed incentivi alla produttività aziendale. Invece, vi sono segnali di una pericolosa tendenza ad appiattire i modelli riconducendoli ad unica forma.”.