A distanza di alcuni giorni dalla pubblicazione dei parametri si è notato, soprattutto per alcune categorie (vedi gli artigiani), una situazione peggiorativa rispetto a quella precedente alla revisione, così che molti contribuenti risultano ora “non congrui”, mentre applicando gli stessi dati contabili agli studi non revisionati, essi risultavano congrui. Il tutto ha fatto sorgere dei dubbi ad alcuni parlamentari che hanno sollevato un’interrogazione parlamentare. Il sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora, risponde sostenendo che “la revisione straordinaria congiunturale” attuata ha comportato esclusivamente una riduzione dei ricavi o dei compensi stimati dagli studi. Diversa è invece la situazione che, sempre per il periodo d’imposta 2008, ha interessato i 69 studi di settore revisionati. Questi studi modificati proprio per essere più rappresentativi della realtà economica di riferimento è possibile che abbiano portato a dei risultati stimati in termini di ricavi o compensi diversi da quelli relativi fino all’annualità precedente. Dunque, se qualche aumento si registrerà, esso sarà ritenuto una logica conseguenza del fatto che la crisi non ha colpito tutti i soggetti economici allo stesso modo. Da ciò, la conclusione dell’agenzia delle Entrate secondo cui non è possibile fare un paragone tra i risultati ante e post revisione, anche tenendo conto dei correttivi previsti dalla revisione congiunturale straordinaria fatta nei primi mesi di quest’anno.
Sempre riguardo agli studi, emerge che in Unico 2009 compare un nuovo codice causa di esclusione da studi di settore. Si tratta del codice 12, che riguarda le “modifica nel corso del periodo d’imposta dell’attività esercitata, nel caso in cui le due attività siano soggette a due differenti studi di settore”. Per i soggetti che indicano come causa di esclusione il nuovo codice 12, le Entrate non si sono pronunciate né nelle istruzioni relative alla compilazione degli studi di settore e neppure in quelle relative alla compilazione del modello Ine sul tipo di modello da compilare (se studi o Ine). Si attendono istruzioni da un prossimo intervento interpretativo delle Entrate.
Intanto, ieri nel corso di una teleconferenza presso la Sose, a cui hanno partecipato l’amministratore delegato Brunello e il direttore del settore accertamento dell’agenzia delle Entrate, si è chiarito che:
- si può utilizzare Gerico senza correttivi congiunturali in caso di accertamenti per periodi pregressi se più favorevole al contribuente;
- da segnalazioni giunte sono emerse nuove criticità per tre comparti economici (lavori di completamento per l’edilizia, istallazione di impianti elettrico sanitari su edifici e parrucchieri);
- sarà emessa una nuova circolare dedicata agli studi di settore.
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