Garante della Privacy, ok all'accesso per la precompilata
Pubblicato il 21 febbraio 2015
Il
Garante della privacy, con nota del 20 febbraio 2015 sul sito, informa di aver approvato in data
19 febbraio 2015 lo
schema di provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate con cui sono state individuate le modalità tecniche che consentiranno ai contribuenti o a CAF, sostituti d'imposta e professionisti che siano stati delegati, di
accedere al 730 precompilato, mediante i servizi telematici dell'Agenzia.
L'accesso è possibile fino al 10 novembre di ogni anno, dopo non sarà più possibile richiedere via web o tramite file la dichiarazione.
Per accedere ad una o più dichiarazioni precompilate, i sostituti di imposta, i CAF e i professionisti, dovranno
digitare un codice di sicurezza.
I delegati riceveranno in via telematica dall'Agenzia le dichiarazioni precompilate degli assistiti
attraverso una richiesta che conterrà, oltre al codice fiscale del soggetto richiedente (sostituto d'imposta, CAF, professionista abilitato), anche:
il codice fiscale del contribuente;
il reddito complessivo del contribuente esposto nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente, risultante dal prospetto di liquidazione del modello o dal quadro RN del modello Unico Persone fisiche;
l'importo esposto al rigo "differenza" nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente, risultante dal prospetto di liquidazione del modello 730 (modello 730-3) o dal quadro RN del modello Unico Persone fisiche;
il numero e la data della delega;
la tipologia e il numero del documento di identità del contribuente delegante.
I documenti di delega acquisiti, compresi quelli di identità, dovranno essere conservati e annotati da chi assiste su un registro cronologico. La gestione delle deleghe sarà affidata a uno o più responsabili.
L'Agenzia delle entrate, oltre a svolgere controlli sull'accesso alle dichiarazioni precompilate, potrà richiedere, a campione, copia delle deleghe e dei documenti di identità indicate nelle richieste di accesso ai 730.
Intanto, si apprende che l
a commissione di garanzia degli scioperi ha chiesto all'associazione nazionale consulenti del lavoro di differire lo sciopero proclamato il 7 marzo 2015 in vista della trasmissione della Certificazione Unica (nuovo Cud).
Nella delibera si spiega che lo sciopero viola la garanzia delle prestazioni indispensabili con la conseguente possibile irrogazione delle sanzioni.