L'Assemblea di Strasburgo voterà oggi la direttiva sulle fusioni transfrontaliere delle società di capitali. Il campo di azione è esteso alle società a responsabilità limitata. La proposta rende più agevoli le fusioni cross-border delle società di capitali ostacolate da leggi nazionali frammentate e colma il vuoto normativo in materia di diritto societario. Sulla base delle disposizioni dello Stato nel quale risiede la società che risulta dalla fusione, sono protetti gli interessi dei creditori, degli obbligazionisti, dei possessori di titoli diversi dalle azioni, dei soci di minoranza e dei lavoratori per i diritti diversi da quelli di cogestione. Intanto, le operazioni di fusione attendono ancora le regole per valutare attività e passività al fair value (al valore corrente).
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".