Il Consiglio di vigilanza dell’Inpdap, nell’ordine del giorno 47 del 14 settembre, ha espresso alcune perplessità circa il progetto di accorpamento con l’Inps. Secondo il Civ, infatti, l’intervento può comportare aumenti iniziali del deficit e una minore efficienza nell’erogare le prestazioni. Per tali ragioni, il processo di razionalizzazione va fatto, ma a piccoli passi e nel rispetto delle peculiarità dei singoli istituti, però, soprattutto, è da tener presente che i processi di unificazione presentano tempi lunghi e oneri non facilmente predeterminabili. Del progetto di aggregazione con l’Inps si occuperà una commissione tecnica interministeriale, incaricata di valutare i possibili interventi per evitare duplicazioni. La vera sfida per il Civ Inpdap è quella di cercare di rendere le strutture più efficienti a legislazione costante.
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