Fondo nazionale per l'efficienza energetica, il CdM recepisce le regole Ue
Pubblicato il 01 luglio 2014
E' stato
istituito il Fondo nazionale per l'efficienza energetica, per la concessione di garanzie
e finanziamenti.
Rientra nel Decreto di
recepimento della Direttiva 2012/27/UE
sull’efficienza energetica, approvato dal Consiglio dei ministri.
Ne dà notizia il Mise, con
comunicato stampa del 30 giugno 2014.
Sarà alimentato con circa 70 milioni di euro all'anno fino al 2020.
Le risorse messe in campo con il decreto, 800 milioni di euro, sono indirizzate verso
interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici della Pa e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi (consumi domestici).
A decorrere
dal 5 dicembre 2015, grandi aziende e imprese ad alta intensità energetica dovranno effettuare diagnosi periodiche per individuare gli interventi per ridurre i consumi, con un'analisi costo-beneficio sulla realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica o termica con potenza superiore a 20 Mw termici.
Alle Pmi sono stati riservati 105 milioni, sempre per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza.
Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica
che scaturiranno dalle diagnosi è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei
certificati
bianchi, Titoli di Efficienza Energetica (TEE), titoli negoziabili
che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso
interventi e progetti di riqualificazione.