Fondi europei Liberi professionisti senza discriminazioni

Pubblicato il 15 ottobre 2016

Alcuni bandi predisposti da alcune AdG per l'accesso ai fondi europei 2014-2020, pur essendo aperti formalmente anche ai liberi professionisti ne subordinano la partecipazione al possesso di alcuni requisiti soggettivi specifici.

La questione ha reso necessario l'intervento di Maria Ludovica Agrò, direttrice generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, cabina di regia per i fondi europei, con la nota protocollo 8321 del 10 ottobre 2016.

Rivolgendosi a tutte le autorità di gestione dei programmi operativi dei fondi europei chiarisce che, secondo la disciplina Ue, i liberi professionisti (a prescindere dalla forma giuridica rivestita), ex Stabilità del 2016, sono tra i destinatari del fondi europei 2014-2020 in qualità di Pmi, in quanto esercenti un’attività economica.

Pertanto, i programmi operativi non possono fare discriminazioni e non possono porre limitazioni con requisiti soggettivi non conformi alla qualificazione Ue: è “illegittima l'esclusione, comunque perseguita, dei liberi professionisti dalle misure di accesso ai Fondi SIE così come qualsiasi vincolo e/o condizione che abbia l'effetto di limitare, inibire, ostacolare la libera partecipazione ai relativi bandi/procedure di selezione”, si legge nella lettera.

Dunque non si può chiedere ai soggetti esercenti professioni per le quali non sia richiesta l’iscrizione in Ordini o Albi, non costituiti in società iscritte al Registro delle imprese, l'iscrizione ad associazioni professionali presenti nell’elenco tenuto dal ministero dello Sviluppo economico, ai sensi della legge 4/2013, o il possesso dell’attestazione rilasciata dalle associazioni professionali, ai sensi dell’articolo 7 della stessa legge.

L'intervento è stato accolto con soddisfazione sia da parte di Conprofessioni, Confassociazioni, Acta e Alta partecipazione, che pubblicano una nota congiunta, sia dal presidente Adepp, Alberto Oliveti, che precisa: “c'è un altro passaggio molto importante contenuto nella lettera dove si dice che essendo i liberi professionisti equiparati alle pmi possono partecipare ai bandi di gara per un appalto pubblico di lavori, servizi o forniture”.

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