In una lettera al ministro della Giustizia, il presidente ed il delegato alle procedure concorsuali del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti esprimono tutte le perplessità sulla riforma del diritto fallimentare, prossimo al debutto in data 16 luglio 2006. La disamina contenuta nella lettera si esplica su 15 punti che toccano istituti chiave della riforma, quali l’esdebitazione, le soglie del fallimento, i concordati preventivi, le nomine dei curatori, che avrebbero bisogno di modifiche. I dottori commercialisti chiedono lo slittamento dell’entrata in vigore della riforma paventando la possibile paralisi delle procedure concorsuali, dato l’allungamento dei tempi, e l’aggravamento delle responsabilità dei professionisti coinvolti. Ritengono, inoltre, necessaria l’istituzione delle procedure di allerta, alternative al fallimento, che metterebbero in atto meccanismi di prevenzione.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".