“Extracomunitario”? Può essere un'ingiuria

Pubblicato il 12 marzo 2009

Secondo il Giudice di pace di Grosseto, può commettere un'ingiuria chi si rivolge nei confronti di un cittadino originario di un Paese fuori della Ue dandogli dell'”extracomunitario”. In particolare, il giudice onorario, in considerazione dell'accezione negativa che negli ultimi tempi ha assunto tale aggettivo, diventato sinonimo di clandestino o di persona disagiata, ha condannato un impiegato della Asl di Grosseto che, in una discussione con un cittadino italiano di origini eritree, si era rivolto al suo interlocutore definendolo “extracomunitario”.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Sanzioni tributarie. Cassazione: legittima la deroga al favor rei

22/01/2025

Principali novità Iva 2025

22/01/2025

Persone fisiche residenti e dividendi di fonte estera. Quale tassazione?

22/01/2025

Trattenimento in servizio nella PA solo con performance ottima o eccellente

22/01/2025

Il Decreto Giustizia è legge: via libera definitivo della Camera

22/01/2025

Lavoratori somministrati: comunicazione ai sindacati in scadenza. Il facsimile

22/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy