In forza d’un emendamento al disegno di legge sull’Iva auto in commissione Finanze al Senato su cui già c’è l’accordo del Governo, trova finalmente forma la proroga annunciata della decorrenza della rivalutazione degli estimi agricoli: persone fisiche e società semplici potranno corrispondere l’imposta dovuta entro il 15 giugno prossimo anche sulla base delle “vecchie” rendite catastali dei terreni. A condizione che regolarizzino la posizione con l’Agenzia delle entrate non oltre il 30 novembre 2007, attraverso una sorta di ravvedimento operoso che consenta il pagamento del tributo o dell’acconto Irpef, maggiorato degli interessi di mora e senza alcuna sanzione. In buona sintesi: la differenza nell’applicazione tra vecchia e nuova rendita catastale potrà esser pagata dall’impresa o dal singolo produttore agricolo in sede di secondo acconto Irpef, con i soli interessi di mora.
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