Esterovestizione, gruppi in bilico
Pubblicato il 22 giugno 2009
Una circolare della Fondazione centro studi dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti (Ungdc) – la numero 7 del 20 maggio 2009 – affronta il tema della residenza delle persone giuridiche,, chiarendo che il problema dell’esterovestizione (la norma antielusiva che vuole ricollocata in Italia la residenza degli enti fittiziamente collocati all’estero), che rischia di coinvolgere tutte le realtà internazionali in cui la direzione e il coordinamento della capofila italiana si sono spinti fino ad azzerare il potere decisionale delle controllate estere, va affrontato interpretando il concetto, di derivazione internazionale, di “place of effective management”, univocamente utilizzato in campo pattizio per stabilire la residenza delle società. Locuzione che viene assimilata al concetto di sede amministrativa utilizzato dall’articolo 73 del TUIR. Che è il criterio sostanziale principe per l’individuazione della residenza delle società. Ma non è così agevole individuare ove si collochi. Così, spiega la circolare, spesso per l’individuazione della sede amministrativa può essere determinante analizzare la residenza delle persone fisiche chiamate a decidere; siano essi effettivi amministratori o soci di maggioranza con effettivo potere decisorio.