Equitalia attua la chance del Milleproroghe per chi non ha pagato le rate
Pubblicato il 19 aprile 2011
L’articolo 19 del Dpr 602/1973 dispone per la rateizzazione dei debiti che l'agevolazione concessa per lo stato di crisi economica sia definitivamente compromessa se il contribuente non versa la prima o due rate consecutive.
Ma il Milleproroghe concede altro tempo: "…
per un ulteriore periodo e fino a settantadue mesi a condizione che il debitore comprovi un temporaneo peggioramento della situazione di difficoltà posta a base della prima dilazione".
Ora l’attuazione. Equitalia ha emesso un comunicato stampa del
18 aprile 2011 e una direttiva interna, con cui si spiegano le nuove regole.
Beneficeranno della “deroga” le dilazioni definite ante entrata in vigore - 27 febbraio 2011 - della legge 10/2011 di conversione del Milleproroghe.
I contribuenti non in regola con le scadenze dei pagamenti possono allungare fino a 6 anni il periodo di dilazione dei debiti fiscali e contributivi, se dimostrano di avere avuto un peggioramento della loro situazione economica.
Per importi fino a 5mila euro, basterà una semplice domanda motivata, che spieghi il peggioramento della temporanea situazione di difficoltà del contribuente. Se il debito supera i 5mila euro il concessionario è tenuto ad accertare la veridicità di quanto dichiarato dal debitore, differenziando il controllo in base alla categoria del richiedente (persona fisica, ditta individuale, società di capitali, eccetera).
Un documento idoneo a testimoniare l'andamento economico di persone fisiche e titolari di ditte individuali con regimi fiscali semplificati è l'Isee (l’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare del debitore). Per le altre categorie giuridiche di soggetti le difficoltà verranno verificate con l’applicazione dei parametri costituiti dall’Indice di Liquidità e dall’Indice Alfa.
La proroga può essere richiesta presso gli uffici Equitalia compilando moduli ad hoc e allegando la documentazione necessaria.