Si è tenuta il 6 novembre 2018 dinanzi alla Commissione Finanze della Camera dei deputati, l’audizione del direttore dell’Agenzia delle Entrate sul progetto di legge relativo alla semplificazione fiscale, al sostegno delle attività economiche e delle famiglie e al contrasto all’evasione fiscale (atto Camera 1074).
Nel suo intervento, il direttore Antonino Maggiore, oltre a passare in rassegna le principali proposte di modifica normativa che interessano soprattutto l’ambito del contrasto all’evasione, ha anche espresso alcune perplessità sulle misure di semplificazione che, di fatto, potrebbero mettere a rischio il maggior gettito recuperato.
In particolare, il nuovo numero uno delle Entrate si è soffermato sull’articolo 1 del Ddl semplificazione fiscale, che prevede l’abolizione delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni dell’Imposta sul valore aggiunto, in concomitanza con l’avvio a regime dell’obbligo di fatturazione elettronica tra operatori economici residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato.
Maggiore, a tal proposito, ha ricordato che la comunicazione periodica della liquidazione Iva consente di individuare tempestivamente gli omessi versamenti, che altrimenti sarebbero rilevati solo dopo la presentazione della dichiarazione annuale. Inoltre, questa procedura operativa prevede che, per ogni trimestre di riferimento, l'Agenzia delle Entrate invii agli operatori Iva (che non risultano aver versato le somme emergenti dalla liquidazione periodica), delle lettere di invito a verificare la propria posizione e a valutare, nel caso, l'opportunità di avvalersi del ravvedimento operoso.
Solo nel 2018 – ha sottolineato Maggiore – gli effetti di tale attività di recupero dell'evasione derivanti dall'utilizzo delle comunicazioni delle liquidazioni Iva ammontano a 1,5 miliardi di euro.
Pertanto, l’abolizione di tale adempimento potrebbe mettere a rischio il maggior gettito recuperato.
Così, l’Agenzia delle Entrate, pur condividendo l’obiettivo della semplificazione fiscale alla base del provvedimento di legge, suggerisce di mantenere la comunicazione Iva, proponendo una sorta di “precompilata Iva”.
Maggiore ha, infatti, indicato una modalità alternativa di riduzione dell’adempimento: "a partire dalle comunicazioni relative al terzo trimestre 2019, si potrebbe mettere a disposizione degli operatori Iva, in via sperimentale, oltre agli elementi necessari per la predisposizione dei prospetti di liquidazione, una bozza di comunicazione periodica precompilata, modificabile dal contribuente stesso".
Allo stesso tempo, invece che abolire del tutto il modello 770 - come sostenuto sempre nella proposta di legge - Maggiore ha suggerito una semplificazione del modello da realizzare eliminando “le tipologie di reddito più ricorrenti, cioè quelle riguardanti il lavoro dipendente e autonomo e quelle sui pagamenti effettuati dalle amministrazioni di condominio, sostituendole con il versamento mensile delle ritenute attraverso un apposito servizio telematico messo a disposizione dall’agenzia delle Entrate, che preveda l’invio di un elenco contenente le informazioni salienti sul percipiente, nonché le ritenute operate e versate per ciascuna tipologia di reddito”.
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