Enpacl. Completata la riprogettazione delle pensioni
Pubblicato il 11 maggio 2012
La riforma delle pensioni per i consulenti del lavoro completa la sua riprogettazione. La commissione appositamente costituita, sotto la nuova presidenza di Alessandro Visparelli – impegnato, in questi giorni, a Milano, presso il Palazzo della Borsa, per la seconda edizione della Giornata nazionale della previdenza - ha, infatti, terminato il restyling.
Tra le principali novità, il metodo di calcolo delle prestazioni, oggi determinate in misura fissa, che passerà al metodo contributivo che, solo, sarebbe in grado di mantenere attuarialmente neutre le prestazioni, al mutare nel tempo della misura dei contributi e della speranza di vita. E’stato così colto il suggerimento contenuto nella Legge Fornero. Il nuovo metodo di calcolo sarà applicato nel rispetto delle anzianità maturate, valendo quindi anche per il futuro.
Dal 2013, il versamento alla cassa previdenziale sarà determinato in misura percentuale (12%) sul reddito professionale, con una misura minima e una massima.
Per il contributo integrativo a carico del cliente, che il professionista riscuote in fattura e riversa all'ente, la percentuale arriverà, dall’attuale 2, al 4% (con un minimo di 300 euro), di cui l'1% adoperato per ristabilire l'equilibrio del sistema.
Infine, anche i consulenti del lavoro andranno in pensione più tardi per effetto dell'innalzamento dell'aspettativa di vita.