Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha firmato il decreto ministeriale, già autorizzato dalla Commissione europea, che contiene l’incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico e che mette a disposizione, a regime, oltre 400 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. L'incentivo avrà una durata di vent’anni (venticinque per il solare termodinamico); complessivamente, saranno investiti nelle energie verdi circa 9 miliardi di euro nel ventennio.
L'assegnazione avverrà attraverso procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (>5 MW), mentre gli impianti inferiori alla predetta soglia dovranno chiedere l’iscrizione ad appositi registri.
Il documento ministeriale garantisce agevolazioni specifiche per ciascuna fonte. In particolare, alle tecnologie “mature” più efficienti (come l’eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili. Il resto è equamente distribuito tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare termodinamico), e le fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle potenzialità dell’economia circolare.
Nel comunicato stampa del MiSE che annuncia la firma del Decreto viene riportata la Tabella, per ciascuna fonte, del contingente di potenza incentivabile e la spesa prevista, nonché il razionale della scelta compiuta.
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