Dopo svariati annunci di porre rimedio, disattesi dal Ministro Orlando, l’ANF si è rivolta nuovamente al Tar del Lazio per ottenere, per il tramite del giudice amministrativo, l’esecuzione della sentenza del 2015 non impugnata dal Ministero e passata in giudicato.
È quanto si apprende da un comunicato stampa pubblicato il 13 giugno 2016 sul sito dell'Associazione Nazionale Forense.
Il segretario generale dell’ANF, Luigi Pansini, spiega: “A distanza di un anno dalla sentenza del Tar del Lazio, che ha statuito che il regolamento elettorale forense contenuto nel Decreto del Ministero della Giustizia 10 novembre 2014 conteneva alcune disposizioni in contrasto con la legge professionale in tema di tutela delle minoranze, l’avvocatura rimane in una situazione di stallo, vedendosi impossibilitata ad eleggere con certezza ed uniformità di diritto i componenti dei consigli degli ordini circondariali forensi. E’un vulnus di democrazia che va sanato...”.
Si auspica che il Tar possa procedere anche alla nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al Ministero per l’adozione delle nuove regole elettorali.
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