Da domani, 1° gennaio 2009, il Vaticano non recepirà più automaticamente, nel suo ordinamento, le leggi italiane. I codici verranno elaborati in proprio, e verrà varata una riforma di giustizia interna. Sull'Osservatore romano di oggi, Josè Maria Serrano Ruiz, presidente della Corte di Appello dello Stato della Città del Vaticano, nonché presidente della commissione per la revisione della legge sulle fonti del diritto vaticano, motiva la scelta con il fatto che le leggi italiane sono troppe, instabili e spesso in contrasto con la morale cristiana. Dal prossimo primo gennaio, dunque, i cittadini dello stato pontificio non saranno più equiparabili ai cittadini italiani, e avranno norme ad hoc a cui uniformarsi.
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