Dovere di fedeltà del lavoratore. Obbligo fondamentale

Pubblicato il 07 settembre 2009

La sentenza di Cassazione 18169, dell’agosto 2009, dichiara che se il dipendente fa concorrenza sleale, è giustificato che l'azienda lo licenzi, anche quando questa violazione non è nel codice disciplinare affisso in ufficio.

Il passaggio chiave è: «i comportamenti del lavoratore che costituiscono gravi violazioni dei suoi doveri fondamentali sono sanzionabili con il licenziamento disciplinare a prescindere dalla loro inclusione o meno tra le sanzioni previste dalla specifica regolamentazione disciplinare del rapporto a anche in difetto della pubblicazione del codice disciplinare, purché siano osservate le garanzie previste dall'articolo 7 dello Statuto dei lavoratori».

 La Cassazione stima il dovere di fedeltà come «obbligo fondamentale» sancito dal codice civile (articolo 2105). Perciò, indicarlo nel regolamento d'azienda non è necessario.


Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Garante Privacy: via libera al Codice di condotta per i produttori di software gestionali

04/12/2024

Legge su autonomia differenziata: la sentenza della Corte costituzionale

04/12/2024

CCNL Marittimi imbarcati - Verbale di accordo dell'11/7/2024

04/12/2024

Marittimi imbarcati. Rinnovo

04/12/2024

Fondo Nuove Competenze: nella terza edizione anche bonus per disoccupati e stagionali

04/12/2024

Decreto Irpef-Ires definitivo. Novità fiscali per dipendenti e professionisti

04/12/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy