Dl 35/2013: “Il Senato approva!”
Pubblicato il 05 giugno 2013
Approvato dal Senato, il decreto sblocca-debiti della Pa passa alla Camera per la conversione in legge, entro il 7 giugno 2013 (non c’è tempo per ulteriori modifiche al testo, che dovrebbe essere il definitivo). Molte le novità dell’ultim’ora.
Sono stati tolti alle imprese 400 milioni di euro - dal Fondo gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, già non sufficiente, per gli anticipi agli enti locali per saldare i conti con le imprese - destinandoli ai Comuni per compensare il maggiore esborso Imu a loro carico nel 2012 (per l’Imu degli immobili di proprietà comunale).
Slitta al 30 settembre 2013 il termine entro cui i Comuni dovranno approvare i bilanci preventivi 2013. Ciò, porta con sé il rinvio dei piani finanziari della Tares.
È stata ampliata la platea dei beneficiari: i liberi professionisti entrano nel decreto con le regole per la certificazione e la ricognizione dei crediti ma, per il momento, non con quelle sulle compensazioni.
La rinuncia da parte dello Stato alla riserva erariale sugli immobili di categoria D (impianti sportivi, teatri, capannoni ecc.) di proprietà dei Comuni, accorcerà i tempi dell’entra in vigore della sospensione del versamento Imu.
Si segnala un gap: la proroga dell’ausilio di Equitalia nella riscossione dei Comuni, al 31 dicembre 2013, non comprende i contratti con le società private, che dovranno rispettare la scadenza naturale. Sul punto l'Anacap, l'associazione delle società private di riscossione iscritte all'Albo, commenta: “
i Comuni dovranno indire le gare per l'affidamento dei servizi sulla scorta di una normativa che sarà oggetto di riordino nei prossimi mesi”.