nella sentenza n. 11221 del 2007 equipara le dichiarazioni rilasciate al contribuente alle dichiarazioni rese da terzi al Fisco chiarendo che esse possono essere introdotte nella lite e sottoposte al vaglio del giudice tributario. Entrambe le dichiarazioni assumono solo valore indiziario e non valenza probatoria, come stabilito dal divieto di prova testimoniale nel contenzioso fiscale dell’articolo 7 del Dlgs 546/92. La sentenza muove dal ricorso dell’Amministrazione che eccepiva l’illegittimità in sede processuale di una dichiarazione resa mediante atto notorio dal fratello di un professionista accertato in merito alla provenienza di alcune somme versate sul conto corrente del contribuente.
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