Detenuti malati, prima condanna dell'Italia
Pubblicato il 20 novembre 2008
La Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per violazione diretta dell'articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani del 1950 per il trattamento inumano e degradante subito da un detenuto, Franco Scoppola, in gravissimo stato di salute.
In base alla condanna, il governo italiano dovrà pagare un risarcimento di complessivi 10 mila euro, la cui metà sarà versata direttamente al detenuto quale compenso per i danni morali subiti a seguito della condizione di ansia, inferiorità e umiliazione a cui Franco Scoppola è stato lungamente sottoposto; il ricorrente, in particolare, nei cinque anni di detenzione ha vissuto senza potersi muovere, senza potersi fare una doccia, senza poter uscire di cella a causa delle insormontabili barriere architettoniche presenti nei penitenziari dove era recluso.