Def, approvata la risoluzione. Entrate, stop ai contenziosi per il modello VR

Pubblicato il 24 aprile 2015 La Camera e, poi, il Senato hanno approvato la risoluzione di maggioranza sul Def 2015.

Omessa presentazione del modello VR

Intanto, in un question time alla Camera, Zanetti annuncia il ripensamento dell’agenzia delle Entrate sui contenziosi pendenti sui rimborsi Iva in presenza di omessa presentazione del modello VR entro i due anni dall'indicazione in dichiarazione.

Il sottosegretario del Mef spiega che tali contenziosi saranno abbandonati: l'Agenzia si adeguerà al consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità e, conseguentemente, riconoscerà il credito richiesto entro il termine di prescrizione ordinaria (10 anni), subordinandone il diritto alla dimostrazione della sussistenza dei presupposti sostanziali.

Assimilazioni all’abitazione principale

Un'altra risposta al question time è relativa al problema delle possibili assimilazioni all’abitazione principale delle case in Italia degli italiani residenti all’estero.

Chi non è pensionato all'estero non ha diritto all'agevolazione e dovrà pagare l’Imu e l’eventuale Tasi prevista per le seconde case.

Il sottosegretario all’Economia spiega che l’autonomia dei Comuni nell'estensione delle assimilazioni non può essere reintrodotta, perché avrebbe bisogno di una modifica normativa con relativa copertura finanziaria.

Pertanto, l’assimilazione resta solo per l’unico immobile posseduto da italiani residenti all’estero se titolari di pensione, anche d’invalidità, nel paese di residenza, ma non se l’assegno è erogato dallo Stato italiano.

L'agevolazione è circoscritta a un solo immobile posseduto in Italia, a titolo di proprietà o usufrutto, dai residenti all'estero iscritti all'Aire, a condizione che non sia locata o data in comodato d'uso.

Def

In merito al Def, si rileva l'approvazione contestuale di un emendamento che impegna il Governo ad una neutralizzazione delle clausole di salvaguardia che assicuri “il mantenimento dei livelli e della qualità dell'assistenza sanitaria e sociale erogata ai cittadini e favorendone una maggiore omogeneità nel territorio nazionale”.

Sul tesoretto si sceglie la via prudenziale di non spendere prima quello che ancora non è sicuro: in autunno ci sarà il varo del Ddl di assestamento con le stime definitive.
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