Manovra anticrisi: sostegno alle imprese e pacchetto lavoro

Pubblicato il 05 maggio 2020

Le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive - nell'ambito dell'esame, in sede referente, del Ddl di conversione in Legge del Decreto n. 23/2020 (c.d.liquidità), hanno svolto ieri audizioni. 

Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha in quel contesto asserito che la manovra anticrisi conterrà un “ambizioso” modello di sostegno alle imprese senza che ciò comporti intenti di “nazionalizzazione o controllo”. 

Per le attività produttive che superano i 50 milioni di fatturato e per le quali è previsto un sostegno da 50 miliardi, gli interventi dello Stato implicheranno, considerando la specificità delle imprese in crisi, ristrutturazioni, ricapitalizzazioni ed ingresso nel capitale

Viceversa, per le aziende da 5 a 50 milioni di fatturato il supporto statale condurrebbe alle ricapitalizzazioni private, impiegando anche qui risorse per 50 miliardi circa, trasformandosi, nelle intenzioni, in aiuto a fondo perduto

Le piccole imprese, infine, beneficerebbero proprio di un sostegno a fondo perduto, modulato “in base alla perdita di fatturato”, contando su cifre “significative” e “un minimo fissato”. 

Pacchetto lavoro. Causali, CIG, Naspi, Dis-coll, licenziamenti e indennità autonomi 

In quello che avrebbe dovuto essere il decreto c.d. “aprile”, che invece sarà il decreto c.d. “maggio”, le azioni di sostegno in ambito lavoro riguarderebbero il blocco alle causali sui rinnovi dei contratti a termine.  

In ambito ammortizzatori sarà rifinanziata la CIG, che si protrarrà per ulteriori 9 settimane. Per Naspi Dis-coll il tempo si allungherà di un paio di mesi.  

Ma il pacchetto lavoro conterrebbe anche la proroga dello stop ai licenziamenti (tre mesi) e dell’indennità agli autonomi, cui a maggio dovrebbero essere destinati 1.000 euro se appartenenti a determinate categorie. 

Ecobonus, sismabonus

In audizione anche il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, che ha annunciato il rafforzamento dell’ecobonus e del sismabonus anche attraverso lo sconto in fattura per chi ordina i lavori e la cedibilità del credito alle banche per l’impresa che li esegue. 

Sono possibili le detrazioni fiscali al 110% o al 120% per i lavori di riqualificazione energetica e per i lavori di messa in sicurezza degli edifici in zone ad alto rischio sismico (il committente, usufruendo del beneficio al 100%, potrà chiedere lo sconto in fattura all’impresa, che diverrà titolare di un credito di imposta del 120% o 110% in cinque anni, cedibile ad un istituto bancario).  

Interventi su affitti e bollette 

Sono previsti 1,7 miliardi per un credito di imposta al 100% sugli affitti commerciali, per tre mensilità, in ragione del calo di fatturato.  

Le attività commerciali potrebbero vedere eliminata la Tosap, in relazione ai maggiori spazi esterni occupati per rispettare le misure di distanziamento sociale

Le bollette elettriche potrebbero subire l’abbattimento del 75% degli oneri generali di sistema per utenze non domestiche con contatore di potenza superiore a 3 kilowatt. 

Impresa 4.0, startup e Pmi innovative

Un “pacchetto imprese” da 500 milioni per il supporto alle startupPmi innovative dovrebbe trovare posto, insieme ad interventi per rilanciare i Piani individuali di risparmio. Il rafforzamento del piano Impresa 4.0 passa, invece, per l’estensione su tre anni degli incentivi fiscali, anticipazione al 2020 dell’effetto dei crediti di imposta 2021, innalzamento degli incentivi per gli investimenti in ricerca e sviluppo

Da ultimo, sgravi fiscali sarebbero previsti per la riattrazione di produzioni delocalizzate all’estero e per riordinare gli strumenti di gestione delle crisi aziendali.  

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