Sull'atteso decreto fiscale che accompagna la Manovra arrivano spiegazioni dal viceministro all’Economia, Luigi Casero.
In tema di studi di settore, lo scenario descritto prevede che “non potranno più essere utilizzati per accertamenti, non potranno più essere richiesti dati già in possesso dell’agenzia delle Entrate, mentre saranno eliminati gli studi inutili, quelli, in sostanza, per categorie, come quella degli avvocati, che presentano andamenti dei ricavi non proiettabili nel tempo, con picchi non costanti negli anni”.
Il viceministro aggiunge che, con la trasformazione degli studi di settore in indicatori di compliance, scatterà un meccanismo di premialità associato all’indice di fedeltà fiscale: se l'evoluzione storica indicherà affidabilità (alto indice di fedeltà fiscale), il contribuente “non potrà più subire controlli e accertamenti, a meno di sospetti di frodi” il che porterà ad una “dinamica più accelerata dei rimborsi”.
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