Ddl Stabilità alla Camera: tre maxiemendamenti e tre fiducie

Pubblicato il 27 novembre 2014 La Commissione Bilancio della Camera dà l'ok al Ddl Stabilità. Inizia l'iter.

Il primo passaggio alla Camera sarà con voto di fiducia, anzi con tre fiducie sulle tre parti in cui sarà spacchettata la legge.

Rimandati alla tappa al Senato sia l'emendamento sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali che quello che stabiliva l'erogazione dei compensi a Poste Italiane per la distribuzione della carta acquisti.

La social card non riguarderà gli immigrati.

Le pensioni d'oro trovano la quadra sul tetto

La stortura delle pensioni d'oro, che con le recenti regole sono più ricche che nel passato (con il retributivo), è sanata in relazione agli assegni erogati dal 2015.

Sui trattamenti pensionistici, anche quelli in essere, a decorrere dal 2015 si applicherà la regola che l'importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione delle regole di calcolo vigenti ante riforma delle pensioni targata Fornero.

La norma non tocca l'intero trattamento per chi è già in pensione, ma gli assegni che costoro andranno a percepire l'anno prossimo.

È questa la formula trovata dal Governo per evitare appigli giuridici che potevano nascere senza un periodo temporale. La retroattività è scongiurata: restano fuori gli assegni già elargiti, poiché la modifica riguarderà quelli che saranno erogati dal 2015.

Un intervento dell'ultimo momento mette fine alle penalizzazioni sull'anticipo della pensione rispetto ai 62 anni, per gli uomini che hanno maturato 42 anni e 6 mesi e per le donne che hanno maturato 41 anni e 6 mesi. Il nodo sta nel requisito contributivo, che attualmente è al netto di permessi o sospensioni dal lavoro cumulate nell'attività lavorativa.

Gli altri emendamenti incassati


Un piano di ammortamento dei mutui è previsto per famiglie e Pmi. Si potrà chiedere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e dei finanziamenti per gli anni dal 2015 al 2017.

Quanto alla lotta all’evasione fiscale l'agenzia delle Entrate ottiene il permesso al pieno utilizzo delle banche dati, il ché vuol dire che si potrà discostare dalle liste selezionate dei contribuenti ritenuti più a rischio.

I professionisti escono dallo split payment, che prevede il pagamento dell’IVA direttamente all’Erario.

Infine, un emendamento approvato a sorpresa stabilisce per i politici la detraibilità dei finanziamenti ai partiti.
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