La Corte di Cassazione - sentenza n. 16724 dell'8 agosto 2005 - sostiene che irregolarità plurime e ripetute rendono inattendibile la contabilità dell'impresa e giustificano l'accertamento induttivo ad opera del Fisco. La regola sull'accertamento induttivo, infatti, prevede che lo strumento sia utilizzabile dagli uffici dell'Amministrazione finanziaria quando "le irregolarità formali dei registri e delle altre scritture contabili risultanti dal verbale di ispezione, sono così gravi, numerose e ripetute da rendere inattendibile la contabilità del contribuente".
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