La Fondazione studi del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, con la circolare n. 8 del 27 luglio 2009, illustra gli effetti del pacchetto sicurezza - legge 94/09, pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 128/L del 24 luglio 2009 - sui rapporti di lavoro con gli extracomunitari a partire dal prossimo 8 agosto.
Le misure esaminate nel documento riguardano la gestione dei rapporti di lavoro fra le aziende ed i cittadini extracomunitari: “dalle locazioni degli alloggi a stranieri, alla condizione igienica sanitaria delle loro abitazioni, dal rilascio della carta di soggiorno con il test d'italiano, alla ricerca di lavoro alla fine dei dottorati, dalle semplificazione per alcuni "fuori quota", sino all'accordo d'integrazione per il rilascio del permesso di soggiorno”.
Nella premessa, la Fondazione studi spiega che la legge in oggetto completa il quadro normativo fissato dal TU delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (Dlgs 286/1998) e dal conseguente regolamento di attuazione (Dpr 394/1999), oltre che da numerosi altri provvedimenti.
Alcune modifiche operate dalla legge sono, di fatto, semplificazioni. Si pensi al comma 22, lettera r), dell’articolo 1 che introduce la previsione di un processo di semplificazione per il rilascio di alcuni permessi di ingresso per lavoratori subordinati fuori della ordinarie quote annuali. Nello specifico la nuova norma:
- sostituisce il nulla osta al lavoro per gli stranieri indicati al comma 1, lettere a), c) e g), con una comunicazione telematica da parte del datore di lavoro della proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato (art. 5-bis del T.U.);
- prevede che tale procedura semplificata, si applichi esclusivamente ai datori di lavoro che hanno sottoscritto con il Ministero dell’interno un apposito protocollo di intesa con cui garantiscono la capacità economica richiesta e l’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro di categoria.
I lavoratori, che devono possedere specifici requisiti, interessati dalle modifiche citate sono: dirigenti o personale altamente specializzato, professori universitari e ricercatori e lavoratori che siano ammessi temporaneamente, a domanda del datore di lavoro, per adempiere funzioni o compiti specifici, per un periodo limitato o determinato, tenuti a lasciare l’Italia quando tali compiti o funzioni siano terminati.
Gioia Lupoi
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