Con la manovra giungeranno modifiche di rilievo, tra cui quelle sull'ecobonus, incentivo confermato ma anche rivisitato. Lo sconto destinato agli interventi di miglioramento ecologico dei beni immobili sarà, infatti, esteso a diverse altre tipologie e legato agli obiettivi di risparmio energetico che i virtuosi avranno raggiunto.
L'estensione potrebbe riguardare i lavori di giardinaggio condominiale e i lavori sui balconi, come pure i lavori per la rimozione dell'amianto sui tetti.
Le aliquote subìranno una rimodulazione in ragione della differenziazione per misure con maggiore impatto in termini di emissioni e di risparmio energetico.
Per intanto, con la nota di aggiornamento al Def ora all'esame dei due rami del Parlamento, l'Esecutivo conferma i dati positivi della prima ondata di definizione agevolata delle cartelle notificate dalla allora Equitalia (attuale Agenzia delle Entrate – Riscossione).
La riedizione della voluntary ha, viceversa, prodotto risultati deludenti: il Mef indica 850 milioni di euro, contro il miliardo e 600 milioni stimato. Ma sembra che il flop non intacchi i conti pubblici, poiché sarà coperto dalle maggiori entrate derivanti proprio dalla prima rottamazione delle cartelle. L'incasso – non ancora totale in quanto mancano la seconda e la terza rata in scadenza il 2 ottobre (il 30 settembre è un sabato) – potrebbe superare i 6 miliardi di euro, di fatto portando al Governo un extragettito, per il 2017, superiore (pur di poco) al miliardo di euro.
Sull'onda di questo successo, il ministro Padoan (Mef), ha confermato l'intenzione di riaprire la rottamazione ai ruoli notificati nei primi quattro mesi dell'anno corrente ed ai contribuenti (migliaia) che hanno presentato istanza di adesione alla definizione agevolata per varie, giustificate, ragioni scartata dal sistema.
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