Da maggio i dettaglianti alle prese con i codici fiscali dei compratori
Pubblicato il 12 gennaio 2011
Tornando a parlare dei nuovi adempimenti, ex manovra estiva, a decorrere da maggio 2011, in caso di operazioni pari o superiori a 3.600 euro (al lordo Iva), i venditori al dettaglio potrebbero propendere per emettere la fattura anziché lo scontrino fiscale. Questo perché la fattura contiene già i dati richiesti, al contrario dello scontrino che dovrebbe essere integrato dal dato del codice fiscale del compratore soggetto non Iva, con aggravio dei costi per aggiornare i macchinari.
Sul punto viene registrato un commento del direttore Befera che smorza i toni dei compratori affermando che si tratta solo di dare in più il codice fiscale, il problema sarà “
per chi va in giro con il rotolone di contanti”.