Se a partire da ieri il contribuente, per l’accesso diretto e gratuito al servizio on-line dei dati catastali dell’agenzia del Territorio, quindi alle informazioni catastali relative al classamento e alla rendita degli immobili, deve conoscere non solo il proprio codice fiscale e il Comune nel quale è situato il bene ma pure il foglio e la particella, da giugno saranno sufficienti i suoi dati personali anche per quelli ipotecari, dietro pagamento della relativa imposta. L’ulteriore semplificazione delle procedure informatiche relative ai servizi catastali è nel decreto del direttore dell’Agenzia con data 4 maggio, pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” numero 107 di ieri, 10 maggio, che, appunto, stabilisce nuove modalità di accesso telematico alle banche dati ipotecaria e catastale.
Sono in arrivo (2008) novità anche per notai, geometri, architetti e tutti gli abituali utenti, inclusi gli Enti, poiché cambierà il regime della convenzione: il canone annuo verrà sostituito dal versamento una tantum di 200 euro a titolo di rimborso spese e di 30 euro – sempre annui - per ogni password utilizzata.
Dal 1° giugno l’accesso diretto, previo accreditamento del richiedente per mezzo del sistema Fisco on-line delle Entrate, consentirà di conoscere l’elenco dei beni immobili intestati ad un soggetto. Sempre da quella data, l’accesso diretto da parte del singolo utente per la consultazione della banca dati ipotecaria è consentito tramite registrazione, in via sperimentale, al servizio “Porta dei pagamenti” di Poste italiane spa; per ogni consultazione effettuata, le tasse ipotecarie previste dalle attuali regole subiranno l’aumento del 50% (dl n. 2/2006).
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
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