Ieri il Governo ha presentato il maxi-emendamento al disegno di legge di conversione del decreto legge 81/07. Con l’articolo 15-bis, viene aggiunto un secondo periodo all’articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 446/97, con il quale si intende consentire alle banche e altri enti finanziari, che redigono il bilancio secondo il decreto legislativo 87/92, di detrarre solo gli interessi passivi inerenti l’attività tipica, suscettibile di produrre proventi finanziari imponibili Irap. Con l’articolo 15-bis viene aggiunto anche un comma 1-ter allo stesso articolo 6, con il quale si dispone che per le holding industriali disciplinate dal comma 1-bis, che redigono il bilancio con le regole del Codice civile, si applica la pro rata patrimoniale prendendo a riferimento le voci dello stato patrimoniale corrispondenti a quelle indicate nel nuovo secondo periodo del comma 1. L’autore dell’articolo sottolinea che il maxi-emendamento non è formulato in modo da avallare il comunicato stampa del ministero dell’Economia del 16 luglio scorso, accolto favorevolmente da Assonime con la nota del 17 luglio scorso, e che la ratio della norma non consente un’interpretazione adeguatrice, per cui sarebbe auspicabile che le intenzioni del legislatore fossero chiaramente scritte nella norma.
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